Intervista doppia Naselli-Salerno
Sabato 6 Febbraio 2016 è una di quelle date da ricordare per la nostra sezione visto che ha segnato la carriera di due giovani arbitri che hanno esordito nelle due maggiori categorie calcistiche regionali, per di più in due stadi protagonisti di recente anche in ambito nazionale.
Luca Naselli ha diretto la sua prima gara in Eccellenza a Palazzolo Acreide collaborato dai “nostri” Alessio Di Paola e Matteo Cardona; la gara è stata molto combattuta nel primo tempo, chiuso sul risultato di 0-0, ma poi ha visto la netta affermazione dei padroni di casa sul Forza Calcio Messina per 5-0.
Elia Salerno, allo stadio D’Alcontres di Barcellona Pozzo di Gotto, insieme a Pierluigi Polignano e Mario Grasso di Acireale, ha operato nella gara vinta per 6-0 dai padroni di casa sui messinesi della Messana.
Approfittiamo della felice coincidenza per porre ai due esordienti una serie di domande parallele:
NOME
Luca
Elia
COGNOME
Naselli
Salerno
ETA’
L-
20
E-
18
STUDENTE IN….
L-
Economia Aziendale, secondo anno
E-
Liceo classico
SOPRANNOME
L-
Nessuno,a volte gli amici “Naso” (diminutivo del mio cognome)
E-
“PATRON”, VOLUTO FORTEMENTE DAL COLLEGA MATTEO LAVENIA
PASSIONI
L-
Musica anni 80’,il fischietto,il calcio amarcord,viaggiare
E-
Mi piace molto viaggiare e vedere posti nuovi
NELL’AIA DAL…
L-
Febbraio 2013
E-
MAGGIO 2013
COSA TI HA PORTATO A DIVENTARE ARBITRO
L-
Già a 16 anni arbitravo nei campetti di periferia e guadagnare 10 euro a partita non era male, anzi; mio padre cercava di convincermi a diventare un “vero” arbitro ma io non ne volevo sentire perché a quell’età pensi ad altro, non ai sacrifici ma allo svago e al “sabato sera”. Se non fosse stato per lui non
avrei coltivato questa passione
E-
Devo tutto a mio cugino che, essendo stato assistente e avendo raggiunto le categorie nazionali, mi ha spinto a vedere il calcio da un’altra prospettiva, quella arbitrale
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE CHE DEVE POSSEDERE UN BUON ARBITRO
L-
Concentrazione, rispetto (per se e per gli altri) e tempestività
E-
Sicuramente deve riuscire a farsi rispettare da tutti, giocatori e dirigenti, mostrandosi però sempre gentile e cortese nei loro confronti. Deve essere autorevole e deve “capire” di calcio cercando di prevedere le possibili azioni dei giocatori
CARRIERA ARBITRALE
L-
La prima stagione, 2012/2013, iniziando ad arbitrare a metà febbraio, diressi solo 4-5 gare fino a maggio. Nella stagione 2013/2014 cominciai subito dagli allievi regionali con una visionatura “particolare” che pero’ mi ha permesso di mettermi in luce arrivando fino alla Seconda categoria ed essere proposto al CRA al termine della stagione; nella seguente, dopo 8 partite in Prima Categoria, esordii in Promozione concludendo l’annata con 19 partite di prima
categoria e 3 di Promozione. Quest’anno sto arbitrando con costanza in Promozione e conto già 2 presenze in Eccellenza
E-
Facendo il corso a Maggio 2013 ho iniziato ad arbitrare nell’Ottobre successivo, nella prima stagione sono riuscito a scalare tutte le categorie del calcio giovanile arrivando a dirigere gare juniores; la scorsa stagione è invece passata attraverso terza e seconda categoria concludendosi con il passaggio al CRA. Quest’anno purtroppo non è iniziato benissimo a causa di un problema al raduno ma sono riuscito a riprendermi subito facendo bene in prima categoria e raggiungendo la Promozione
RACCONTACI LA TUA PRIMA GARA
L-
Era il 23 Febbraio 2013, ad Adrano, categoria giovanissimi provinciali: i primi minuti di emozione (come sempre in ogni “prima volta”), poi tutto normale
E-
La prima gara è stata emozionante sin dalla designazione: Calcio Catania- USA Sport Caltagirone; dopo un primo tempo con un po’ di emozione (dimenticai di far partire il cronometro ma fortunatamente me ne accorsi poco dopo), il secondo tempo è filato liscio senza problemi, anche grazie all’aiuto del mio primo tutor, Andrea Togni, di fondamentale importanza
EPISODI PARTICOLARI
L-
Nessuno
E-
Esordio in allievi provinciali a Maletto, arrivai al campo e vidi una mucca nei pressi di una porta che mangiava l’erba circostante; il dirigente mi disse: “Non si preoccupi signore, ora la leghiamo”
HAI UN MODELLO ARBITRALE?
L-
Mi piacciono molti arbitri e potrei fare tanti nomi come Orsato e Celi in primis ma quello è un calcio diverso dal nostro da cui non bisogna prendere spunto. Quindi mi sento di dire che il mio modello arbitrale è ascoltare i consigli di chi ha più esperienza di me
E-
A livello sezionale non posso non avere come modello Nino Santoro, prima di tutto come persona e poi come grande assistente. A livello nazionale invece il mio mito rimane sempre Nicola Rizzoli
E ADESSO L’ESORDIO
L-
Ad essere sincero non sono molto emozionato, è stato più emotivo l’esordio in Promozione. Questa partita di Palazzolo non la chiamo esordio, ma “categoria superiore”.
E-
La gioia è stata immensa all’arrivo della designazione, sapevo che stavo andando bene in prima ma non pensavo di riuscire ad esordire a 17 anni, anche se solo per due giorni. La concentrazione e la preparazione alla gara è stata massima sin dal primo contatto con gli assistenti, con i quali si è creato subito un ottimo feeling. Arrivato allo stadio l’atmosfera era fantastica anche perché l’impianto era abbastanza grande e solo al momento del triplice fischio ho potuto realizzare di aver raggiunto la promozione. Sicuramente salendo di categoria cambia tutto: dai tanti fotografi alle disposizioni date ai
raccattapalle, insomma un esordio difficile da dimenticare
DIFFERENZA TRA ARBITRARE CON GLI ASSISTENTI E SENZA
L-
Credo proprio che la domanda non vada posta: si arbitra in tre ed è giusto così. Se c’è collaborazione si crea un effetto sinergia che fa andare la partita per il verso giusto
E-
Le differenze sono tante e si vedono, dallo spostamento fino all’idea che non sei più solo a dirigere la gara ma sei aiutato da due colleghi con i quali è
necessario avere un ottimo gioco di squadra. Fortunatamente avevo già avuto la possibilità di uscire in terna sia durante l’Ibercup in Spagna sia durante le tante occasioni che mi ha dato la sezione
COME PREPARI LA GARA
L-
La preparazione della gara è la gara stessa, si comincia dal mercoledì chiamando gli assistenti. I giorni seguenti fino alla gara continuo a contattare colleghi e leggere giornali informandomi su calciatori, dirigenti e società: per me è questa una delle fasi più importanti. La sera prima della gara, nemmeno a dirlo,non si esce che sia venerdì o sabato. Poi finalmente arriva il giorno della gara: dopo briefing e convenevoli, si comincia
E-
Cerco sempre di preparare la gara curando ogni minimo dettaglio per cercare di iniziare la partita cn il maggior numero di informazioni possibile. Il primo passo è quello di guardare le posizioni in classifica per capire il tipo di gara da aspettarsi, subito dopo viene la lettura dei vari comunicati e dei video delle squadre se ci sono. Ultimo passo, ma il più importante, è il confronto con i colleghi che hanno già diretto le due società per accumulare informazioni che possono servire durante la gara
IL TUO SBAGLIO PIU’ GRANDE SUL CAMPO
L-
Un anno fa più che un singolo sbaglio, sbagliai una partita intera. Lavorai solo per me, pensando a me stesso senza valorizzare il ruolo dei miei assistenti. Da lì cambiarono un po’ di cose
E-
In una partita di giovanissimi provinciali, sul 4-0, fischiai una trattenuta in area quando ancora il pallone doveva essere battuto da un calcio di punizione, fortunatamente riuscii a placare gli animi
LA TUA PIU’ GRANDE GIOIA
L-
L’esordio in Eccellenza
E-
Oltre ovviamente all’esordio in Promozione, una grande soddisfazione è stata il raduno di metà stagione dove riuscii a fare 18.4 allo yoyo test, pensando soprattutto alla brutta figura del raduno precampionato quando ebbi dei problemi con i test
IL POSTO PIU’ BELLO DOVE HAI ARBITRATO
L-
Campi ne ho girati parecchi e li ricordo in base al momento e alla categoria arbitrata. Ad appena 18 anni, in Seconda categoria, ricordo l’esperienza allo Stadio dell’Etna ad Adrano con 1000 tifosi a festeggiare la promozione della squadra. In Prima categoria Pian del Lago a Caltanissetta o il comunale di Ragusa in Promozione,Palazzolo stesso sono campi in cui si percepiscono maggiore prestigio e professionalità rispetto alla categoria in cui si trovano
E-
Sicuramente lo stadio D’Alcontres a Barcellona
LA PARTITA CHE VORRESTI ARBITRARE
L-
La prossima
E-
A mio parere quello che è importante è arbitrare con maggiore frequenza possibile perché solo il campo ti permette di migliorare ma, un giorno, chissà, non mi dispiacerebbe arbitrare il derby della madonnina
QUELLA IN ASSOLUTO DA EVITARE
L-
Nessuna, anzi mi infastidiscono le partite in cui le persone e gli addetti ai lavori mi conoscono fuori dal mio ruolo. Ecco, una di queste
E-
Non penso ci sia una partita da evitare, tutte le gare sono importanti per crescere
E QUELLA CHE VORRESTI RI-ARBITRARE
L-
Nessuna in particolare
E-
Cesarò- Aci San Filippo, ultima di campionato di seconda categoria, terminata 1-4, partita tranquillissima con tanto rispetto in campo
RINGRAZIAMENTI
L-
I ringraziamenti vanno a TUTTA la sezione di Catania e al presidente Cirino Longo che ha creduto in me e nelle mie potenzialità. Voglio poi ringraziare mio padre che mi ha sempre sostenuto e seguito quando tutto non era cosi semplice
E-
I ringraziamenti sono infiniti: a partire dal Presidente Cirino Longo, ai vice presidenti Tony Taranto e Sergio Roccasalvo nonché a Luciano Nicolosi, tutti hanno sempre creduto in me e incoraggiato in ogni momento. Ringrazio anche tutta la commissione regionale, dal Presidente Cavarretta al componente di prima categoria Tilaro, che mi ha dato la possibilità di fare questo esordio. E’ doveroso ringraziare anche Agostino Spadaro per la sua disponibilità nel
seguirmi negli allenamenti, molto di quello che ho ottenuto è anche merito suo. Ringrazio infine tutti gli associati che mi stanno accompagnando in questo percorso, in particolar modo Andrea Togni, primo tutor, e Alessandro Cutrufo per avermi dedicato il suo tempo nell’approccio al briefing
E LA PROSSIMA GARA…
L-
La prossima gara non sarà in Eccellenza o Promozione ma poco importa, ogni gara va preparata con la massima concentrazione. Spero di divertirmi, come sempre
E-
Il primo obiettivo è quello di continuare a fare bene in prima categoria sperando di riuscire a dirigere almeno altre due partite in Promozione entro la fine della stagione preparandomi al meglio per la prossima!