Giornata internazionale con Davide Massa
L’iniziativa dell’AIA di portare nelle sezioni arbitri e dirigenti nazionali, per unire il vertice dell’associazione con la base, ha permesso alla sezione di Catania di vivere una giornata eccezionale e di conoscere un arbitro e uomo competente e disponibile che è riuscito in poche ore a conquistare tutti e soprattutto a instillare una carica tangibile negli associati più giovani: l’arbitro internazionale Davide Massa.
Davide ha trascorso a Catania il pomeriggio di mercoledì 8 febbraio, prima con una seduta di allenamento al campo scuola dove erano presenti arbitri e assistenti di tutte le categorie: dalla CAN B all’Organo Tecnico Sezionale. L’arbitro imperiese ha guidato l’allenamento e si è intrattenuto piacevolmente con i colleghi rispondendo alle numerose domande e dispensando efficaci consigli.
Seconda tappa è stata ovviamente la sezione: i locali della sala riunioni ”Pietro Giallanza” hanno accolto l’ospite che, dopo aver visitato la sede degli arbitri catanesi ed essersi prestato alle prime foto, ha ricevuto l’abbraccio della platea. L’incontro è stato aperto dal Presidente Cirino Longo che ha brevemente toccato i punti principali della brillante carriera di Davide che, sostenuti gli esami nel 1997, dopo una rapida, ma non per questo semplice, scalata è stato nominato internazionale nel 2014.
Il collega ligure ha iniziato il suo intervento “a braccio” prendendo spunto dalla recente trasmissione televisiva del conduttore “Pif” che è riuscito a raccontare il mondo arbitrale anche a chi non lo vive quotidianamente; Davide ha apprezzato in particolare l’approccio con le categorie minori ricordando i suoi primi gradini della lunga scala che lo ha portato ad essere uno degli arbitri FIFA. Tutti infatti partono dallo stesso punto e devono percorrere ogni rampa ed è proprio la ricchezza di questo percorso a formare gli arbitri e renderli capaci di dirigere negli stadi di Serie A dove la pressione è inimmaginabile e insostenibile per chi non ha vissuto tutte le tappe; è proprio questa la differenza tra un arbitro di Serie A e uno delle serie inferiori: il controllo dell’ansia, la gestione delle aspettative e delle responsabilità che si hanno sulle spalle.
Componente fondamentale nella scalata è la fortuna che però non deve essere intesa come sinonimo di casualità quanto piuttosto come l’incontro tra preparazione e opportunità: se non si è preparati non si possono cogliere le occasioni che arrivano. Massa ha raccontato a questo proposito anche alcuni episodi della sua carriera come la visionatura, per lui fondamentale, del presidente sezionale in una partita della categoria Allievi che ha rappresentato il vero crocevia della sua vita arbitrale dove il dirigente gli ha dato il giusto spunto per dare una svolta al proprio percorso.
L’aspetto di maggior rilievo per un arbitro è la gestione dell’errore: l’arbitro rappresenta la giustizia e, come tale, deve sempre agire in modo corretto limitando gli sbagli; la nostra attività è una scuola di leadership, ognuno di noi deve essere in grado di trovare un metodo che si adatti alla propria personalità, ognuno con le proprie peculiarità. Dobbiamo studiare noi stessi e credere in quello che facciamo e negli obiettivi che vogliamo raggiungere imparando dalle sconfitte ma godendo anche delle vittorie.
Davide è riuscito a calamitare l’attenzione del pubblico che ha ascoltato in silenzio e con estrema attenzione le parole del fischietto ligure che, nell’ultima parte del suo intervento, ha chiarito i dubbi e risposto alle curiosità che gli associati hanno posto, mostrando ancora massime disponibilità e chiarezza.
Al termine della riunione Davide ha ricevuto una targa ricordo dagli arbitri catanesi e ha ricambiato lasciando la sua maglia da gara che andrà a ricoprire un posto d’onore tra quelle che tappezzano le pareti sezionali; il fischietto internazionale non poteva ovviamente lasciare la sala senza essersi ancora dedicato alle foto ricordo che i giovani colleghi a loro volta esibiranno con orgoglio a ricordo della bellissima serata.