La squadra di calcio sezionale: arbitri ma anche ottimi calciatori
Il 2017 ha visto un doppio impegno per la squadra di calcio della sezione di Catania, guidata come sempre dal Presidente Cirino Longo che ha affidato anche quest’anno la guida tecnica al nostro OA Enrico Ventura collaborato da Luciano Nicolosi; sono stati infatti due i tornei, a distanza ravvicinata, ai quali ha partecipato la rappresentativa etnea: il “Torneo dello stretto” e il consueto “Torneo dell’Amicizia e della Memoria”.
L’avventura inizia il 26 Maggio, destinazione Calanovellamare a Piraino (ME). Ad attendere la rappresentativa catanese, oltre alle siciliane Messina e Caltanissetta, le sezioni di Tivoli, Locri, Nichelino, Nola, Paola e Roma 2. Una cornice variegata, degna rappresentante della nostra Associazione.
Il torneo prevede tre gironi: Catania è nel raggruppamento con Paola e Tivoli.
Si comincia con Catania-Tivoli, dove la punta Ferdinando Toro ci porta in vantaggio con una splendida rovesciata di prima intenzione che si insacca sotto la traversa, meritando gli applausi di tutti i presenti all’impianto sportivo di Gliaca di Piraino. La partita finisce 2-0 dopo un autogol causato dalla costante pressione dei ragazzi guidati da Enrico Ventura.
La seconda gara è Catania-Paola. La sezione calabrese passa in vantaggio anche grazie ad una incertezza del nostro portiere Filippo Fusari. Ma la squadra non si scompone. Infatti dopo ripetuti tentativi, trova il pareggio grazie ad un’azione concitata in cui è l’altro attaccante, Antonio Ferlito, a provare il tiro dalla distanza, che viene deviato e finisce alle spalle del portiere. La rappresentativa catanese non si ferma e, a pochi minuti dalla fine, è il difensore centrale Riccardo Portoghese a trovare il gol della vittoria grazie a una rapida volée al centro dell’area di rigore durante un calcio d’angolo.
Alla fine del primo turno Catania è l’unica sezione nei tre gironi a trovarsi a punteggio pieno.
Il secondo turno prevede un rimescolamento delle squadre e la formazione di tre nuovi gironi, con il fine di far giocare più gare e di amalgamare meglio le sezioni: Catania pesca Messina e Nichelino.
La partita con Messina è una gara giocata attentamente da entrambe le rappresentative infatti prevale la paura di non prendere gol e finisce 0-0. Ai rigori la spuntano gli etnei grazie a una parata di Filippo Fusari e al rigore decisivo calciato da Riccardo Portoghese.
La seconda gara con Nichelino è decisamente più accesa ma gli etnei non sono brillanti sotto porta e incassano il gol su rigore provocato da un’uscita del portiere Fusari che prova a mettere una pezza a seguito di un errore a centrocampo.
La somma dei punti ottenuti durante il primo ed il secondo girone determina la classifica generale che accoppia Catania alla sezione di Roma2 nei quarti di finale.
La gara con Roma 2 è ricca di emozioni ma finisce 0-0 e anche questa volta sono gli etnei hanno la meglio grazie al rigore decisivo di Antonino Urso.
Quindi sarà Semifinale dove dovremmo vedercela nuovamente con la sezione Nichelino, incontrata durante il secondo girone.
La seconda partita con Nichelino ha dei contenuti decisamente più accesi ed emozionanti. Sono gli etnei a passare in vantaggio grazie ad uno splendido tiro di prima intenzione di Stefano Velardita che trafigge il portiere sotto l’incrocio dei pali e porta in meritato vantaggio gli etnei. Ma la sezione di Nichelino vanta qualche elemento di spessore tecnico non indifferente e, grazie a una volata sulla fascia di uno di essi, i piemontesi trovano il pareggio dopo una manciata di minuti. Questo non abbatte gli uomini di Ventura che trovano ancora una volta il vantaggio e ancora una volta con Riccardo Portoghese che, a seguito di una punizione a favore, si fionda sul pallone nella mischia trovando ancora una volta la deviazione vincente.
Manca poco alla fine della partita quando i piemontesi acciuffano il pareggio a seguito di un’azione confusa che vede il nostro portiere uscire a pugni chiusi sul pallone nel tentativo di liberare un’affollata area di rigore ma non riesce poi a fermare il successivo tiro di uno dei piemontesi che calcia di prima intenzione il pallone.
Ancora una volta saranno i calci di rigore a decretare la squadra vincitrice e quindi la seconda finalista del torneo che affronterà Nola in finale. Stavolta però i rigori costano caro agli etnei che escono a testa alta dal torneo.
Il secondo impegno della rappresentativa calcistica degli arbitri catanesi inizia il 2 Giugno a Noto, in quello che è il torneo più sentito nella nostra regione in quanto vi partecipano le dodici sezioni isolane: il “Torneo dell’Amicizia e della Memoria”.
Stavolta gli etnei sono impegnati in un torneo che prevede quattro gironi da tre squadre dove a qualificarsi sarà solo una squadra, Catania si giocherà il passaggio con Siracusa e Trapani.
La prima gara vede gli etnei vincere con un secco 2-0 sui siracusani, i catanesi passano in vantaggio grazie al solito Ferdinando Toro su punizione e blindano il risultato a seguito di un’azione corale e concitata che vede Emanuele Conti e Antonio Ferlito calciare più volte il pallone in porta fino a quando la rete non si gonfia e sancisce il 2-0 finale.
La seconda partita è contro il Trapani, gara condizionata dal forte vento.
Sono i trapanesi a passare in vantaggio grazie ad un’uscita avventata del portiere Fusari che, tradito dal vento, si lascia scavalcare dal pallone lasciando sguarnita la porta. Gli etnei non si arrendono e il secondo tempo comincia con una spinta diversa e i nostri trovano il pareggio con l’ala Federico Severino, abile e rapido ad imbucarsi tra le maglie della difesa e trafiggere il portiere; Catania ci crede e spinge ancora, sarà poi il centrocampista Andrea D’Aquino a trovare il gol direttamente su calcio d’angolo, grazie ad una traiettoria condizionata dal vento.
Gli etnei quindi passano il girone e trovano la sezione plurititolata di Caltanissetta, rivincita della finale della scorsa edizione.
La semifinale si gioca in un clima di profondo rispetto reciproco e vede entrambe le sezioni andare più volte vicino al gol. La spunta Catania 1-0 su rigore trasformato dalla punta Ferdinando Toro.
Il 4 Giugno è il giorno della finale contro Palermo. L’incontro è diretto dal presidente Regionale Michele Cavarretta. Gara giocata sotto il sole cocente, nello splendido impianto di Noto, con toni agonistici accesi, grazie all’emozione di un derby che mancava da tanti anni. I tempi regolamentari finiscono 0-0 senza alcuna occasione limpida per entrambe le rappresentative ma più gioco e più occasioni create dagli etnei che, stanchi dalle fatiche accumulate, provano a gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Si va ai tempi supplementari e anche durante il primo tempo il risultato non si sblocca, quando tutto sembra destinato a essere deciso dalla lotteria dei calci di rigore, a pochissimi minuti dalla fine, il Palermo trova il vantaggio grazie ad una incertezza del portiere Fusari.
Il Torneo dell’Amicizia e della Memoria, giunto alla settima edizione, è vinto dalla sezione palermitana.
La rappresentativa catanese si conferma vice campione del torneo e consolida la certezza che basterà un piccolo sforzo in più in futuro per arrivare all’agognato titolo Regionale. Il gruppo è forte e, nonostante i nuovi innesti, non ha perso la sua solita brillantezza ed è ancora più coeso. FORZA AIA CATANIA.