Con Luigi Rossi della CAN una vibrante occasione formativa
In occasione della Riunione Plenaria del mese di marzo, la Sezione di Catania ha avuto il piacere di ospitare il collega Luigi Rossi della Sezione di Rovigo, A.A. in forza alla CAN, autore di una lezione tecnica ricca di spunti volti a un’approfondita conoscenza del regolamento e di preziosi contributi sull’esperienza arbitrale nelle massime serie.
All’incontro, che ha visto una gremita platea di associati collegati sulla piattaforma streaming, hanno preso parte anche Michele Ronca, Presidente della Sez. di Rovigo e arbitro in attività in forza alla CAN5, e gli esponenti siciliani Domenico Amico (Sez. di Caltanissetta), Andrea Battaglia (Sez. di Ragusa), Salvatore Di Giovanni (Sez. di Acireale), Giuseppe Di Gregorio (Sez. di Enna), Gero Drago (Sez. di Agrigento), Biagio Girlando (Sez. di Marsala) e Marcello Terzo (Sez. di Palermo). Ad accettare l’invito del Presidente Tony Taranto anche Santino Morabito (Sez. di Messina), in rappresentanza del CRA Sicilia, il Vicepresidente CRA Paolo Costa (Sez. di Palermo) e l’O.A. CAN Massimiliano Velotto (Sez. di Acireale).
Ai saluti di apertura ha fatto seguito la presentazione del rinnovato Organigramma sezionale per la s.s. 2020/2021 e l’intervento del Presidente Taranto che ha introdotto la presenza di Luigi rifuggendo la riduttiva definizione di “ospite sorteggiato” e preferendogli sempre quella di “collega, protagonista di un prezioso contributo tecnico e associativo”. Rossi si è, da subito, detto molto legato alla città di Catania, non solo dall’amicizia e dal percorso condiviso con Nino Santoro e Giuseppe Tudisco ma anche per via dei ricordi familiari che lo legano allo Stadio “Angelo Massimino”, uno dei primi stadi italiani visitati da bambino in occasione delle ultime gare in Serie C del padre Fabrizio. Luigi ha, quindi, ripercorso con la memoria i suoi esordi arbitrali – introdotto al corso arbitri all’età di quindici anni – ai quali hanno fatto seguito le prime gare in Terza Categoria e il ritorno al calcio giocato, abbandonato poi giovanissimo in favore dell’impegno familiare. Una passione per il calcio e l’arbitraggio, però, mai sopita che lo ha riportato all’interno dell’AIA, ispirato dal suono di un fischietto mentre passeggiava per strada in compagnia del figlio. Ripresa l’attività poco più che ventenne, è stato inquadrato all’O.T.R. nel 2005 e, alla soglia dei ventitré anni, alla CAI, transitando poco dopo, nel 2009, in CAN D, dove ha intrapreso il percorso di Assistente arbitrale. Dopo tre anni nella categoria, è stata quindi la volta della CAN C e, nel 2016, della CAN B. Vanta, infatti, all’attivo 92 gare nella Serie cadetta e 14 in Serie A, dove esordisce il 21 maggio 2017 in Udinese – Sampdoria e che lo ha visto impegnato recentemente in Fiorentina – Milan.
Luigi ha poi proceduto a illustrare una presentazione di approfondimento tecnico e regolamentare sulla regola 11, il fuorigioco e le sue applicazioni, atta a trasmettere ai giovani colleghi i contenuti appresi in occasione dei raduni e le indicazioni degli Organi Tecnici. Motivato dal proficuo spirito di dialogo e confronto degli interventi, Rossi ha coinvolto i colleghi etnei nella visione di alcuni video, traendo numerosi spunti di analisi e di valutazione. Nella sua prolusione, l’ospite ha dedicato particolare approfondimento all’interferenza atta a impedire a un avversario di giocare o di essere in grado di giocare il pallone, ostruendogli la linea di visione, e a criteri di valutazione quali la vicinanza al portiere, il posizionamento in area, la direzione del tiro, la traiettoria del pallone, la prospettiva del portiere. Ha, quindi, poi ribadito come – al momento del tiro – i parametri di valutazione siano proprio la distanza tra punto del tiro e portiere, posizione dell’attaccante rispetto a pallone e portiere nonché in termini di ampiezza, e – dopo il tiro – la traiettoria del pallone e i comportamenti di attaccante e portiere. Tra gli altri argomenti trattati e oggetto di valutazione, anche la fattispecie di contesa del pallone, al termine di un incontro che ha fatto del tradizionale momento associativo una vibrante occasione formativa.