La Sezione di Catania in prima fila per la staffetta del Mattone del Mondo
L’AIA e la Sezione di Catania – con la rappresentanza del collega Salvo Consoli – impegnate in prima fila per il ‘Mattone del mondo dedicato all’Italia’, simbolo di pace e fratellanza tra popoli che raccoglie le terre di 199 paesi di tutto il globo mescolate tra loro senza possibilità di distinguerle o separarle. Partito il 22 agosto scorso dal Museo dei Sogni e della Memoria di Feltre, è infatti arrivato ieri, 13 settembre, a destinazione a Canicattì, dove è stato posato sulla tomba del giudice Rosario Livatino al termine di una complessa staffetta in bicicletta lungo tutta l’Italia che ha toccato anche il Km 10 della statale Caltanissetta – Agrigento, dove fu assassinato il giudice il 21 settembre 1990. All’evento hanno preso parte e collaborato il Presidente Tony Taranto e gli associati Nunzio Saitta, Vincenzo D’Amico, Giacomo Ciancio, Gaetano Messina, Francesco Mantineo, Bruno Rizzo, Ettore Calà e Giorgio Messineo.
L’iniziativa, organizzata e promossa dalla Comunità Villa San Francesco di Facen di Pedavena che dal 1948 accoglie minori e giovani in difficoltà (diretta dall’ex arbitro Aldo Bertelle e assai cara al compianto Luigi Agnolin), in collaborazione con il Centro Italiano Femminile e il Centro Sportivo Italiano, ha contato ben diciannove tappe attraverso lo Stivale, scortato da ciclisti amatoriali che, dopo 1.500 chilometri, hanno portato a destinazione questa mattonella di vetro itinerante dal significato fortemente simbolico ed evocativo delle vite e dei sogni dei cittadini di ogni Paese del mondo.
Ci sono voluti ben dieci anni affinché il pugno di terra richiesto a tutti i capi di Stato nel dicembre 1998 diventasse il mattone del mondo. Nell’ottobre del 2018, in occasione del 70° anniversario della Comunità, è poi iniziata la restituzione dei mattoni del mondo a tutti i rappresentanti ufficiali dei diversi paesi – destinatari quindi gli oltre 7 miliardi di persone – tra cui Città del Vaticano, Etiopia, Ecuador, Thailandia, Filippine, Palestina, Uruguay, Mali, Canada e Guatemala.
Dopo aver toccato Mestre, Comacchio, Cesena, Urbino, Assisi, Narni, Roma, Terracina, Castel Volturno, Vico Equense, Agropoli, Maratea, Paola, Tropea, Villa San Giovanni, Messina, Randazzo e Ragalbuto, i volontari hanno sostato presso la stele del giudice Livatino sulla Stale 640 Caltanissetta-Agrigento, per fare poi tappa presso la casa del giudice e il cimitero comunale, dove il mattone è stato collocato sulla tomba del Beato Rosario Livatino.
Nella foto gli associati dell’AIA Catania con i rappresentanti della Comunità Villa San Francesco