Salvo Consoli all’inaugurazione del “Ponte della Parola” dedicato a Luigi Agnolin
Festa del volontariato sotto le Dolomiti a Feltre dal 16 al 18 settembre scorso, nel ricordo di Gigi Agnolin, presso la Comunità Villa San Francesco-Cooperativa Arcobaleno 86 diretta dal dirigente benemerito dell’ AIA Aldo Bertelle, grande amico da circa quarant’anni dell’ex internazionale di Bassano. Ad Agnolin (presente la famiglia) è stato dedicato un ponte all’interno della comunità, costruito con i sassi raccolti da ogni parte d’Italia, lungo le 19 tappe ciclistiche del “Mattone del mondo”. Ospiti della serata, condotta con passione dal componente del Comitato Nazionale Antonio Zappi, autorità civili, sportive ed ecclesiastiche. Per l’AIA, che sempre più spesso condivide progetti di solidarietà e volontariato, il designatore CAN Gianluca Rocchi e l’arbitro internazionale Daniele Chiffi. Presenti anche Gabriele Gava componente Can A/ B, nonché diversi colleghi, tra cui il presidente della Sezione di Bassano Marcello Mezzasalma, Raffaele Cecchin, Attilio Alban ex GL di Agnolin, Lucio Polacco, Celso De Girardi e giovani rappresentanti delle vicine sezioni di Treviso, Belluno, San Donà. C’è anche un pezzo della storia della nostra sezione al significativo evento, con la presenza del nostro Salvo Consoli invitato in qualità di amico e collaboratore della comunità, conosciuta sui banchi di Coverciano in quel lontano 1990 alla Can C, per merito di Agnolin allora O. T. e già ospite della sezione di Catania nel novembre dello stesso anno assieme alla intera commissione. Ed ancora presenti, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Roberto D’Incà, il direttore delle Poste Vaticane don Attilio Riva, Lucia Belleaspiga inviata speciale del quotidiano di “Avvenire” destinataria di uno dei riconoscimenti “10 giusti per il mondo”.
Durante la serata, numerosi gli interventi degli amici vicini alla Comunità, tra cui la sociologa Maria Teresa Da Rold, l’Avv. Enrico Ganz e lo stesso Zappi, i quali hanno tratteggiato in tutte le sue sfaccettature la figura dell’ex fischietto di Bassano, con una serie di emozionanti aneddoti, che hanno evidenziato ancor più i risvolti umani e la grande sensibilità di un uomo tutto d’un pezzo, che ha contribuito a scrivere pagine indelebili della storia dell’arbitraggio nazionale e internazionale.
Ha poi suscitato molta curiosità, la storia di un particolare ospite, il trevigiano Michele Agostinetto, malato di sla, che ha catturato l’attenzione dei presenti, non senza un pizzico di trasporto emotivo. Michele, che non si considera un eroe, ma solo un uomo che non vuole sprecare la sua vita, pur con le non indifferenti difficoltà della malattia, ha percorso circa 2000 Km a piedi dal Veneto alla Puglia per raccogliere fondi destinati alla ricerca. “non c’è strada troppo lunga per chi cammina lentamente e senza fretta; non ci sono mete troppo lontane per chi si prepara a esse con la pazienza”.
Ultimata la tavola rotonda si è proceduto, all’esterno, all’inaugurazione del ponte e alla scopertura della targa con la dedica ad Agnolin. Una bottiglia, infine, donata dalla Comunità di Nomadelfia e dipinta dal Maestro Vico Calabrò è servita da rogito della iniziativa ed è stata cementata all’interno di uno dei piloni del ponte.
Sezione AIA di Catania
Agnolin e Piloti (Sez. di Catania Nov. 1990)