Bentornata a casa Presidente
La visita di Cristina Anastasi alla sezione di Catania:
“Oggi più che mai, bisogna rimarcare ed esportare il nostro senso di rispetto delle regole dentro e fuori l’ambito arbitrale”.
Giovedi 17 u.s. presso la sezione etnea “Diego Garofalo”, si è svolta la riunione plenaria che ha visto graditissima ospite (a casa sua), la Presidente della Commissione regionale arbitri Cristina Anastasi. Presente anche il componente Antonino Santoro.
A fare gli onori di casa il Presidente Tony Taranto in una sala “Giallanza” gremitissima, segno che la presenza del massimo esponente regionale cattura sempre più, maggiori attenzioni. Dopo i saluti, Taranto ha sottolineato come la figura del presidente del Cra è assoluta garanzia per tutti: “una espressione super partes di concetti e decisioni autonome, a prescindere dalla sezione di appartenenza”.
Si parte con la presentazione, attraverso alcune slide, della “Squadra” del Presidente, su cui la stessa ripone massima fiducia nella gestione dei vari incarichi. “Sono loro -afferma la Anastasi – i “protagonisti” della macchina tecnico-amministrativa regionale, che con la loro fattiva collaborazione, fanno si da rendere più agevole il nostro delicato compito.”.
A seguire, snocciolati alcuni dati statistici sull’utilizzo arbitrale del gruppo direttori di gara e assistenti in forza al Cra, Ne è venuta fuori una analisi interessante che ha messo in evidenza il problema età. “Occorre far si – afferma Cristina Anastasi – che la media per la direzione delle gare regionali si abbassi, mantenendo comunque un livello tecnico-atletico elevato”. A seguire, una nutrita sequenza di immagini di particolari ed interessanti episodi accaduti in varie gare dei campionati regionali esposti dal Presidente del Cra e commentati dai presenti in sala. Oggi, la visione di questi filmati è sempre più necessaria per rafforzare la conoscenza del regolamento e il modo di comportarsi, nonché assai utile per scoprire le motivazioni che portano alle decisioni finali, il perché di questo o di quel provvedimento, tecnico o disciplinare, giusto o sbagliato che sia. Poi, rivolta agli osservatori presenti: “I formatori devono avere una certa sensibilità nel discernere le situazioni prettamente tecniche da altrettanti accadimenti, tipo la posizione assunta dal direttore di gara sul terreno di giuoco”. “Gli arbitri devono avere la capacità di lettura tecnica di una gara, al fine di trovare la esatta posizione in campo”. Aggiungo, una cosa che ho ereditato nel tempo dai miei maestri e che è tutt’ora attuale, di guardare più partite possibili, dal vivo o in tv per ottenere questo tipo di capacità.
A fine serata, gli associati catanesi, per il tramite del Presidente Taranto, hanno voluto ringraziare per la sua presenza la “collega” Cristina, con un omaggio floreale. Cristina Anastasi ha gradito tanto il gentile pensiero e ha esortato i giovani presenti a collaborare anche per impinguare i ruoli arbitrali: “Voi stessi dovete essere sponsor della nostra attività, esportando il modello arbitrale all’esterno della sezione, facendolo conoscere al mondo che ci circonda, rimarcando, oggi ancor più, il nostro senso di rispetto delle regole dentro e fuori l’ambito arbitrale”.
Salvo Consoli