Alfredo Trentalange a Catania
Momento fondamentale per la crescita di tutti gli associati è stato l’incontro tra gli arbitri catanesi e il responsabile del Settore Tecnico Alfredo Trentalange; l’evento è stato fortemente voluto dal Presidente Cirino Longo ed organizzato grazie all’impegno di tutto il Consiglio Direttivo Sezionale e del componente CRA Sicilia, già Presidente sezionale e componente del Settore Tecnico, Ugo Pirrone.
Data l’importanza della visita, si è deciso di tenere la riunione presso il centro conferenze di un noto albergo cittadino che ha permesso di ospitare il grande flusso di associati, non solo catanesi, che hanno voluto ascoltare la lezione del dirigente torinese.
Ad accogliere Trentalange, oltre al Presidente e al CDS, erano presenti i maggiori dirigenti siciliani della nostra associazione: il componente del Comitato Nazionale Rosario D’Anna, il componente CAN D Salvatore Marano, il Presidente CRA Sicilia Michele Cavarretta, tutti i componenti CRA con in testa il Vice Presidente Giuseppe Canzone e tutti i componenti siciliani del Settore Tecnico dell’AIA.
Il Presidente Cirino Longo, in una sala gremita, ha introdotto gli ospiti presenti e, dopo un breve saluto di D’Anna, Marano e Cavarretta, con quest’ultimo che si è soffermato sulla centralità della crescita dei giovani come unico obiettivo del Comitato da lui presieduto, ha presentato un video che includeva l’organigramma sezionale e foto delle innumerevoli iniziative che hanno coinvolto i nostri arbitri, per presentare la nostra realtà all’ospite; le immagini sono passate poi a presentare la carriera di Trentalange alla platea, dai suoi esordi arbitrali, alla prima gara in Serie A, alla nomina ad arbitro internazionale, al presente da responsabile del Settore Tecnico AIA e designatore degli arbitri FIFA.
Il ricordo dei trascorsi arbitrali ha costituito la premessa ideale per l’inizio dell’intervento di Alfredo Trentalange. Ai colleghi in sala ha inizialmente presentato l’importanza dell’operato del settore tecnico, il più importante risultato è quello di trasmettere uniche direttive che abbiano valore in tutte le categorie e far sì che tutti parlino “la stessa lingua”: dalla CAN A all’OTS i raduni si svolgono oggi attraverso le stesse modalità ed un video, di rilevanza tecnica, proposto a chi dirige i giovanissimi provinciali è lo stesso visionato a Coverciano durante gli incontri della CAN.
Alfredo ha poi illustrato i retroscena della definizione delle linee guida che verranno poi trasmesse fino alle singole sezioni: si incontrano i designatori delle sette CAN (CAN A, CAN B, CAN PRO, CAN D, CAI, CAN 5 e CAN BS), il responsabile del Settore Tecnico e il designatore degli arbitri UEFA (Pierluigi Collina) e insieme decidono l’interpretazione da dare ad ogni singolo episodio.
Il più grande cambiamento che si è avuto negli ultimi anni, storicamente mai avvenuto, è l’affrontare apertamente gli errori e parlarne durante i raduni: si analizza quanto accaduto durante la gara, con i protagonisti dell’episodio che spiegano il perché si sia arrivati a prendere una determinata decisione.
L’intervento è continuato con la visione di filmati predisposti dalla FIFA e Trentalange ha calamitato l’attenzione dell’attenta platea facendo intervenire soprattutto i più giovani durante la visione dei video per spiegare come deve comportarsi l’arbitro nelle diverse occasioni: ha illustrato così ai presenti, con estrema chiarezza e padronanza tecnica, come e perché prevaleva una interpretazione piuttosto che un’altra.
Prima della cena di gala, tenutasi presso lo stesso Hotel, il Presidente Cirino Longo ha consegnato personalmente agli ospiti una copia della rivista catAnIA (giornalino che da tre stagioni racconta quanto avviene nella nostra sezione) e omaggiato Trentalange anche di due teste di moro in ceramica di Caltagirone, simbolo del nostro territorio, che il dirigente ha particolarmente apprezzato.