Esordio in I categoria per Alberto Vazzano
La stagione sportiva 2015/2016 è giunta al giro di boa e i campionati si sono, già da qualche giornata, indirizzati verso la fase cruciale e decisiva per le sorti delle diverse compagini. E, in questo frangente, la nostra Sezione festeggia l’esordio in Prima Categoria dell’A.E. Alberto Vazzano, che è stato proposto al C.R.A. con il nuovo anno e si affaccia così alla realtà del calcio e dell’arbitraggio regionale. Il giovane collega, alla sua quarantaquattresima gara ufficiale, dopo essersi cimentato in Seconda nella precedente parte della stagione, ha infatti diretto il 31 gennaio scorso la gara Real Adrano – Aciplatani Calcio 1970 valevole per la quinta giornata del girone di ritorno, conclusasi con il risultato di 3-1. Fattosi carico di un buon bagaglio d’esperienza e reduce da una serie di buone prestazioni, Alberto si è goduto il tanto atteso traguardo non facendosi trovare impreparato. Il collega, che aveva anche preso parte al raduno regionale di metà campionato ad Enna, si è reso protagonista di una buona prestazione, a conferma della dedizione e dell’impegno profusi nell’attività. Con questo esordio tanto atteso, tutti noi colleghi che abbiamo condiviso con Marco la formazione sotto il profilo arbitrale e che confidiamo nelle sue potenzialità non possiamo che dirci lieti ed entusiasti per il raggiungimento di questo primo traguardo della sua carriera arbitrale. Come d’abitudine, di seguito all’esordio, abbiamo fatto una piacevole chiacchierata con Alberto al fine di cogliere le sue emozioni e le sue impressioni, che riportiamo di sotto.
– Come hai reagito alla designazione? Come ti sei approcciato alla gara d’esordio?
“Ho atteso davvero con ansia la designazione. E’ stata questa la sensazione che ho provato sul momento, mista forse a un po’ di paura nel senso buono del termine. Un po’ complice sicuramente la voglia di far bene. Dopo un po’ ho realizzato il fatto e ci tenevo particolarmente a prepararmi al massimo, in modo che si notasse una valida presenza in campo. Durante la settimana mi sono allenato duramente. L’approccio nel pregara, invece, è stato sereno; mi sentivo tranquillo e pienamente a mio agio. Il terreno di gioco, con ciò che rimaneva del manto erboso in sintetico, era piuttosto pesante. Tra l’altro, poco prima dell’inizio della gara, la società ospitante non era ancora riuscita a trovare le bandierine degli assistenti di parte, poi rimediate alla buona con due legni e due casacche che fungevano da drappo. Ci tenevo particolarmente perché la gara iniziasse in orario. Trattandosi di un esordio in Prima Categoria, mi aspettavo la presenza di un osservatore in tribuna e così ho ritenuto opportuno dare il meglio di me. La risposta in partita è stata, sotto questo profilo, abbastanza positiva. Per tutta la durata della gara ho mantenuto una lucidità tale da poter valutare tutto ciò che accadeva. Mi tocca ammettere che l’emozione è stata grande ed è, ovviamente, andata affievolendosi dal momento del fischio d’inizio. Sicuramente nelle prossime gare avrò esclusivamente tantissimo entusiasmo”.
– Raccontaci un po’ la partita. Che bilancio trai di questa prima esperienza regionale?
“L’incontro è stato disputato con buoni ritmi da parte di entrambe le società. Si è accesa subito, dopo appena dieci secondi. In seguito a un intervento che ho valutato non falloso, è scaturita la prima grande occasione da rete del match: l’attaccante dribbla due giocatori e anche il portiere, sbagliando poi assai clamorosamente il goal a porta sguarnita. Credo di averla gestita abbastanza bene sotto il profilo tecnico, tattico e disciplinare. La partita in se è stata molto equilibrata ed è stata ancorata sul risultato di 1-1 fino al 80’, salvo poi il dilagare della squadra di casa con ben due reti. Il risultato è stato un po’ bugiardo. Ho notato una lievissima differenza tecnica tra la Prima e la Seconda Categoria, forse anche in relazione al fatto che non si trattava di una partita di cartello. Nonostante questo, però, non si è trattato di una gara fatta solo di lanci lunghi. Senza ombra di dubbio l’esperienza è stata sicuramente positiva e senz’altro determinante per la mia crescita formativa. L’obiettivo è continuare a cimentarmi in questa categoria, in modo da affinare l’esperienza e crescere sotto il profilo arbitrale. Sono consapevole di dover migliorare la preparazione atletica, in particolare la progressione, e – visto e considerato che non ci sono limiti al meglio – anche la conoscenza fondamentale del regolamento. L’unico obiettivo all’orizzonte è migliorarmi: finché sussistono i presupposti, sognare non costa nulla!”.
– Quando hai deciso di diventare arbitro? Ricordi qualche episodio o qualche gara in particolare?
“Ho iniziato questa splendida esperienza di arbitro grazie all’amico Marco Testaì, che mi consigliò di fare il corso. Successivamente, invogliato anche dai risultati positivi, iniziò a piacermi e a stimolarmi. Ricordo con piacere l’esordio in Terza Categoria, dove come arbitro inizi a confrontarti con adulti anziché con i ragazzi del settore giovanile; così come un’altra gara diretta a Mineo contro il Nesima, disputata ai limiti dell’impraticabilità del campo (a fine partita avevo le articolazioni delle mani così rigide da non riuscire nemmeno a compilare la velina). Guardo con un sorriso anche il mio primissimo esordio come arbitro al Velletri di Picanello: mi presentai con un fischietto non adatto e, dopo quella gara, andai prontamente a procurarmi un Fox40. Trovo a questo punto doveroso ringraziare il Presidente Cirino Longo, figura cardine per la nostra Sezione, Toni Taranto, Sergio Roccasalvo, il rag. Ugo Vittoria e Saro Lombardo. Un Grazie sincero a tutti loro per aver creduto in me e per la fiducia dimostratami”.
Ben consapevoli delle sue potenzialità, non possiamo che augurare ad Alberto il più sincero “in bocca al lupo” per la restante parte della stagione e per il prosieguo della sua carriera arbitrale.