Arbitri aggrediti, altre sentenze di condanna per calciatori e dirigenti

Commissione Esperti Legali
Prosegue incessante il lavoro degli Esperti Legali dell’AIA, coordinati dall’avvocato Valerio Di Stasio, nel garantire l’assistenza legale agli arbitri vittime di violenza durante la loro attività, che come ampiamente risaputo ha anche il fine di rappresentare un deterrente.
Tra le ultime sentenze spicca la condanna in primo grado, emessa dal Tribunale di Ancona, di un anno e mezzo di reclusione e un risarcimento di 10 mila euro a carico di un allenatore, che a novembre del 2019, dopo essere stato espulso, afferrò per il collo una ragazza arbitro in una gara di calcio a 5. Determinante è stata l’attività difensiva da parte dell’avvocato Jacopo Saccomani, associato AIA.
Sempre nelle Marche, con l’attività legale coordinata dal Referente Regionale degli Esperti Legali Fabio Ramadori, si concludeva un altro procedimento giudiziario con imputato un dirigente che, in altra gara di futsal, nel 2017 tirò uno schiaffo a un giovane arbitro. In questo caso il Tribunale di Fermo ha condannato l’aggressore a sette mesi di reclusione, pena sospesa, oltre al risarcimento del danno da liquidarsi in separato giudizio. L’arbitro è stato difeso dall’avvocato Jacopo Saccomani.
Altro caso, conclusosi stavolta con 15 giorni di permanenza domiciliare e il pagamento delle spese processuali in favore della parte offesa, emesso lo scorso anno dal Giudice di Pace di Palermo. Il fatto risale al 2023, quando, anche stavolta in una gara di calcio a 5, un calciatore tirava uno schiaffo in faccia all’arbitro, così violento da fargli perdere l’equilibrio. Incisiva l’attività svolta dall’associato e difensore Filippo Fusari, coadiuvato dal Referente Regionale Sicilia della CEL Luigi Fichera. L’aggressore, per questo episodio, veniva altresì squalificato dal Giudice Sportivo territoriale per quattro anni.
Un altro caso giudiziario si è concluso in Calabria, con la CEL rappresentata dal Referente Regionale Vincenzo Camposano. Secondo i fatti, in una gara di Prima Categoria, un calciatore appena espulso sferrava all’arbitro un calcio e un pugno. In tale vicenda giudiziaria l’aggressore ammetteva di essere l’autore della violenza e riconosceva in favore dell’associato l’importo di 700 euro come risarcimento. Il procedimento, quindi, si concludeva il 17 ottobre 2024, con il ritiro della querela della parte lesa.
Infine, un arbitro umbro, difeso dall’avvocato Mauro Carboni, coadiuvato dal Referente Regionale Francesco Mancino, ha ottenuto dal Tribunale civile di Spoleto il risarcimento del danno pari a circa 11 mila euro, a seguito di un atto di violenza subito durante l’attività arbitrale. L’autorità giudiziaria, sulla base delle dichiarazioni testimoniali e della sentenza penale di condanna già precedentemente emessa, ha sancito anche la responsabilità civile per l’aggressore, reo di aver tirato una testata all’arbitro, con una prognosi di 40 giorni.