Il torneo dell'amicizia e della memoria:
Catania torna protagonista!
di Salvo Contrafatto
Si è conclusa domenica 9 Giugno la terza edizione del “Torneo dell’amicizia e della memoria” che ha visto protagonisti gli arbitri delle dodici sezioni siciliane dell’A.I.A.; il trofeo è andato alla sezione di Messina, che ha battuto la sezione di Acireale per 2-1 nella finale giocata sul campo di Custonaci, mentre la nostra sezione è tornata protagonista sul campo oltre ad essersi contraddistinta, come al solito, anche fuori dal rettangolo verde.
Gli associati catanesi si ritrovano assonnati e carichi alle 8:00 di Venerdì 7 Giugno e si imbarcano, inconsapevoli, sull’autobus che li porterà verso la gloria, ignorando anche che il loro “Caronte” si rivelerà come il supporter più caldo.
L’organizzazione del Torneo porta le varie sezioni ad alloggiare in numerose strutture distribuite per buona parte della provincia di Trapani e la Sezione di Catania approfitta del parziale isolamento per concentrarsi al massimo sulle gare da affrontare: il mister Marletta, novità che si rivelerà importante per il risultato finale, carica la squadra e impartisce le direttive per affrontare al meglio gli avversari.
Nel pomeriggio i colleghi etnei si recano al “provinciale” di Trapani (ancora tra i resti dell’organizzazione della finale di Supercoppa di Lega Pro che si è svolta lo scorso 23 Maggio): lo stadio, che la prossima stagione ospiterà per la prima volta nella storia della società granata la Serie B, causa qualche emozione di troppo all’interno della squadra e la prima sfida contro Siracusa, conclusa sullo 0-0, viene persa ai rigori. La seconda gara mette di fronte Catania ed i padroni di casa di Trapani, campioni uscenti, e si registra la sconfitta per 2-1 (rete catanese su ineccepibile rigore procurato da Ferlito e trasformato da Urso); il positivo approccio alla gara, tuttavia, fa ben sperare in vista dell’ultimo match, utile per conquistare il terzo posto del girone e la possibile qualificazione ai quarti di finale. Il mister mette in campo un 4-3-3 dallo spirito offensivo che permetterà di superare i colleghi di Enna per 2-0 (ancora un rigore di Urso per fallo su Ferlito e raddoppio di quest’ultimo).
Consapevoli dell’ottima partita giocata, vero spartiacque del torneo, si aspettano i risultati degli altri gironi per conoscere le otto qualificate e, quando la squadra è già sul pullman per la meritatissima cena, arriva la comunicazione del Presidente Cirino Longo, accolta da grida e abbracci: la Sezione di Catania approda ai quarti!
Il tempo dei festeggiamenti finisce presto e subito torna la concentrazione per la sfida di Sabato mattina che, per uno scherzo della formula del torneo, ci vede di nuovo di fronte alla compagine aretusea nell’impianto di proprietà del Trapani Calcio “Roberto Sorrentino”; il caldo condiziona la gara che si assesta su un sostanziale equilibrio e, come già accaduto il pomeriggio precedente, il tempo regolamentare sancisce lo 0-0. Ma la lotteria dei tiri di rigore stavolta gira in favore dei nostri: triplice fischio e corsa sotto la tribuna, per i catanesi è semifinale.
Sfatando la storia degli ultimi Tornei, gli etnei si ritrovano la soddisfazione di aver raggiunto obiettivi impensabili appena un anno fa; ma non c’è il tempo per godersi un istante di più la gratificazione della semifinale: dopo il pranzo ed un breve riposo, tutti in viaggio verso l’impianto sportivo di Custonaci per la sfida, con la Sezione di Acireale, che potrebbe aprire le porte per la finale.
La stanchezza della due-giorni di incontri non sembra intaccare la riuscita del gioco e delle manovre dei colleghi di Catania, che improntano un buon ritmo già dai primi minuti. La concentrazione è massima e dalla panchina è forte il sostegno per i nostri ragazzi. Si è superata la metà del primo tempo quando un’incursione in area del centravanti Ferlito determina il vantaggio per 1-0 sulla compagine acese.
Il mister Marletta dirige sapientemente i colleghi in campo e giostra le forze di questi senza mutare l’equilibrio della squadra ma nel corso del secondo tempo giunge, inaspettato, il pareggio della Sezione di Acireale: mischia in area in conseguenza di un calcio di punizione ed il pallone entra in rete tra l’incredulità generale. Si approda anche stavolta ai tiri di rigore e Catania, complice una porta che sembra “stregata”, cede il passo: la finale è Messina-Acireale.
Gli eroi di Custonaci tornano in albergo delusi ma consapevoli di aver dato il massimo e di aver giocato una partita quasi perfetta, pronti per iniziare con un po’ di ritardo la seconda parte del torneo, quella dedicata alle uscite ed al relax ; il centro di Trapani accoglie a braccia aperte i protagonisti della splendida avventura che l’indomani possono finalmente godersi le fresche acque trapanesi prima di salutare la città della falce: si fa ritorno sotto l’Etna, soddisfatti, oltre per il risultato sul campo, anche per aver formato un gruppo unito e solido, nel pieno spirito dell’A.I.A. ma soprattutto della “famiglia” A.I.A. CATANIA.